Microtia

Scopriamo cos’è la Microtia e Come Curarla

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LA SPIEGAZIONE DEL DOTT. SCALCO

La Microtia è un difetto congenito che presenta l’orecchio esterno ridotto nel suo sviluppo.

Quando, invece, l’orecchio esterno è del tutto mancante si parla di Anotia. Questa patologia si verifica in 1 su 8.000/ 12.000 nascite, generalmente a carico di un solo orecchio. Dal momento che le cause di questa situazione sono spesso ignote e considerando la sua bassa incidenza, molto spesso non viene rilevata durante le ecografie prenatali. Solo una piccola percentuale presenta predisposizione genetica.

GRADO I

Non completo sviluppo dell’orecchio esterno con identificabili strutture riconoscibili e canale auricolare presente, ma molto stretto.

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GRADO II

Incompleto sviluppo dell’orecchio esterno con fusione dell’elice con l’antelice e con un canale auricolare stenotico o assente e ipoacusia.

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GRADO III

È la più comune forma di Microtia: il padiglione è rappresentato da un abbozzo cartilagineo e dall’assenza del canale.

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GRADO IV

Assenza totale dell’orecchio esterno o Anotia, e di conseguenza anche del canale auditivo, associata ad una malformazione mandibolare.

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Il trattamento

Controllo della funzione uditiva

Stabilire se la funzione uditiva sia integra

Ciò è verificabile nelle prime settimane di vita del bambino con l’esame dei Potenziali Evocati.

Chiarire se il bambino è candidabile

La potenziale candidatura stabilirà se si potrà correggere il difetto

All’età di 3 anni si può eseguire una TAC senza mezzo di contrasto per verificare la predisposizione del bambino all’operazione che correggerà il difetto e/o il mancato sviluppo dell’orecchio medio e interno.

La tecnica chirurgica attuale prevede due metodologie

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inserimento-ossatura
Cartilagine Costale

Si utilizza allo scopo di mantenere la proiezione dell’orecchio. Tale intervento si effettua generalmente intorno ai 10 anni e prevede 3-4 sedute chirurgiche. Si preleva dal paziente la cartilagine della sesta e settima costola, e la loro area di fusione. A seconda della malformazione auricolare verranno creati dei modelli il più verosimile possibile allo scheletro cartilagineo dell’orecchio di riferimento. Infine si effettuerà una copertura con la cute.

Impianto di una protesi in Medpor

 

Questa tecnica utilizza il Medpor, una struttura di polietilene poroso, associata ad una membrana vascolarizzata dell’organismo del paziente, per ricostruire il padiglione auricolare. Questa tecnica si può eseguire già dai 3 anni di età del bambino e in un’unica seduta. La protesi è modellata in modo da adattarsi per morfologia all’orecchio controlaterale ed è in grado di incrementare le sue dimensioni man mano che il bambino cresca.

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Vediamo quali sono i vantaggi e quali le complicazioni

TIPO DI INTERVENTO: CARTILAGINE COSTALE
  • La ricostruzione del padiglione è una procedura molto delicata che può, in una percentuale ridotta, presentare delle complicanze, maggiori o minori, a seconda della gravità.
  • Complicazioni minori sono aree di alopecia nel cuoio capelluto, riaccollamento dell’angolo dell’orecchio, formazione di cicatrici di cattiva qualità e appiattimento dei contorni cartilaginei.
  • Le complicazioni maggiori sono l’infezione con riassorbimento della cartilagine e la necrosi della cute, con esposizione del modello cartilagineo.
TIPO DI INTERVENTO: PROTESI DI MEDPOR
  • Tra i vantaggi si segnala che la ricostruzione può avvenire già intorno ai 3 anni di età, prima che il bambino inizi la fase di scolarizzazione, così da evitarne traumi psicologici a contatto con i coetanei.
  • L’unico svantaggio consiste nel che la struttura in Medpor – materiale estraneo all’organismo che tuttavia trova impiego in molte aree di chirurgia ricostruttiva da moltissimi anni – ha il problema di non essere totalmente elastico.
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Ci vuole orecchio!

Se hai bisogno di altre informazioni sulla Microtia, sulle tipologie di interventi, o sugli impianti, ti invitiamo a consultare il sito http://www.microtiaitalia.com/microtia-2/microtia/