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Stare meglio con la chirurgia plastica

La società contemporanea invita tutti all’apparenza, alla bellezza a tutti i costi. Nonostante tutto, però, noto con piacere che sta aumentando sempre di più la consapevolezza intorno al mondo della chirurgia estetica che porta le persone a riflettere di più sull’importanza di un intervento. Purtroppo esistono ancora degli eccessi incredibili che generano errori e mostri con conseguenze spesso irreparabili per molti pazienti. Ma, allo stesso tempo, sta crescendo la consapevolezza dei rischi che si corrono se ci si affida a chirurghi e medici estetici improvvisati. Sarà perché ormai la chirurgia estetica è un vero e proprio argomento di attualità quotidiana, ma sempre più pazienti sono consapevoli del fatto che rivolgersi al chirurgo plastico vuol dire provare a “stare meglio”, piuttosto che ad “apparire meglio”.

Quando scrivo “stare meglio”, intendo che la chirurgia estetica può aiutare a migliorare le condizioni di vita dei pazienti su due fronti.

Da un lato, a livello puramente di benessere fisico, la chirurgia plastica funzionale permette ai pazienti di ritornare ad utilizzare nel migliore dei modi alcune parti del loro corpo. Mi riferisco, ad esempio, alla blefaroplastica nel caso di ptosi del sopracciglio, quando questa parte del viso si abbassa e impedisce una visione ottimale. O ancora al lifting del sopracciglio, per casi ancora più importanti in cui il movimento di questa delicata zona del volto è davvero complicato. Senza contare tutti i trattamenti di chirurgia per il corpo che vengono effettuati per eliminare la pelle in eccesso dopo il dimagrimento: addominoplasticalifting coscelifting bracciamastopessi, ecc..

Ma la chirurgia plastica non offre solo vantaggi funzionali al paziente, ma anche psicologici. Mi capita spesso di confrontarmi con donne totalmente piatte, con persone che dopo lunghi percorsi di dimagrimento hanno della pelle in eccesso che non riescono a togliere e sembra vanificare gli sforzi fatti, con uomini (e anche donne) totalmente calvi in età giovanissima che patiscono questo problema, con bambini con orecchie a sventola che vengono presi in giro dai compagni. Insomma, quotidianamente mi confronto con casi di influenza dell’aspetto fisico su quello psicologico.

Cosa c’è di male nell’affidarsi ad un chirurgo esperto in grado di eliminare un difetto fisico che genera disagio psicologico? Se le motivazioni sono serie e non dettate da mode e aspirazioni irreali, la chirurgia plastica è un valido alleato per superare difficoltà relazionali con il proprio corpo e con gli altri.

Al chirurgo plastico il compito di indirizzare, con giudizio, le richieste e le scelte dei pazienti.

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