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Botulino, un po’ di informazioni per fare chiarezza

Prendo spunto da un articolo di una collega americana, la dottoressa Cat Begovic, per sfatare un po’ di falsi miti sul botulino. Spesso, infatti, mi confronto con pazienti che vengono nel mio studio con idee confuse o totalmente sbagliate che generano aspettative erronee rispetto ai possibili benefici del botulino.

Innanzitutto è necessario premettere che “botulino” o “botox” è il nome del farmaco che oggi viene comunemente utilizzato in chirurgia estetica per alcuni specifici trattamenti e proviene dalla tossina botulinica. Prima ancora che a fini estetici, questo prodotto è stato utilizzato per moltissimi anni per combattere gli spasmi del volto, la sudorazione, l’emicrania e moltissime altre patologie. Solo nel 2002 la FDA (Food & Drug Administration, l’agenzia americana che tutela i pazienti e acconsente alla commercializzazione dei farmaci oltreoceano) ha approvato questo prodotto a fini estetici per trattare le cosiddette rughe glabellari, sulla fronte e tra le sopracciglia.

Quando è possibile iniziare con i trattamenti a base di tossina botulinica?. È il caso di partire presto, da giovani, prevenendo i sintomi dell’età? Oppure è necessario ricorrere al trattamento solo quando se ne ha veramente bisogno?

La risposta scientifica è che non esiste un’età minima o massima per sottoporsi a questo trattamento. Fermo restando che consiglio sempre di affrontare la medicina estetica e la chirurgia plastica con il dovuto “rispetto” e con le giuste motivazioni dovute ad un trattamento medico-chirurgico, tra i miei pazienti ci sono ventenni che vogliono evitare il manifestarsi dei primi segni dell’età e donne (e sempre più uomini) più avanti con gli anni che desiderano rinfrescare il loro volto senza ricorrere al bisturi. In ogni caso, ritengo che il botulino potrebbe non essere la soluzione migliore per pazienti che presentano rughe profonde sulla fronte per le quali è probabilmente meglio effettuare un lifting.

È importante, inoltre, sottolineare che anche per la medicina estetica e per l’uso della tossina botulinica c’è da considerare la specificità di ogni paziente. Ogni individuo deve essere valutato separatamente dal medico estetico nella sua anatomia del volto, in modo da far incontrare le richieste e le necessità del paziente con quello che realmente è possibile fare attraverso il botulino. In alcuni casi gli effetti della sostanza possono essere più lievi offrendo un risultato naturale, in altri è necessario intervenire in maniera più importante. In questi casi, è importante sottolineare che il botox può portare ad una contrazione importante soprattutto dei muscoli frontali che blocca il volto e impedisce alcune espressioni del viso.

L’anatomia del volto di ogni paziente è differente ed è importante intervenire nella maniera corretta. Troppo spesso, infatti, mi confronto con pazienti vittime di medici generici che si improvvisano medici estetici. La scelta del professionista a cui affidarsi è fondamentale già dal primo trattamento per evitare errori anche molto gravi che poi sono difficili da rimediare anche per una mano esperta alla quale, spesso, si ricorre troppo tardi e solo in seconda battuta quando i metodi “economici” sono inevitabilmente falliti. Invito sempre i pazienti a prestare attenzione perché, rivolgendosi a medici improvvisati, può capitare non solo di non ottenere il risultato sperato, ma, addirittura, di peggiorare la situazione, sembrare delle “maschere” e apparire anche più vecchi invece che più giovani.

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